INCIPIT, chi ben comincia è alla metà del libro
RUBRICA DI CONSIGLI DI LETTURA DEL LUNEDI’
22 giugno
“… sì, sto portando fuori il piccolo e mi prendo un po’ di tempo per me”
Il tempo delle mamme. E il tempo dei bambini. Interconnessi, simbiotici, così difficili a volte da organizzare, sincronizzare, gestire. In una colorata giornata di primavera una mamma ed il suo bambino vanno insieme al parco. Non appena arrivati la mamma inizia una lunga telefonata con un’amica. Nel frattempo il bimbo, eludendo la sua sorveglianza (abbastanza facilmente in verità) inizia una serie di spericolate avventure, che ricalcano in maniera fantastica (ma insieme molto reale) quello che la mamma sta dicendo al telefono. “Hanno passato un tempo difficile e per loro è stata dura restare a galla. Poi si è presentata l’occasione e l’hanno presa a due mani …”: il bambino cade nell’acqua del laghetto e riesce poi ad aggrapparsi al dorso di un cigno; “Io mi sento … come dire? Sempre un po’ sospesa, ecco. E mi ci sto abituando”: il bambino si dondola sospeso ad un ramo … “Alla fine devo tornare sempre con i piedi per terra”: il bambino cade seduto sul prato. E così via. Deliziosa la presenza di un grosso cane premuroso che accompagna il bambino, che viene poi alla fine recuperato tutto intero dalla mamma e portato a fare merenda. Questa la trama di “Al parco con mamma” l’ultimo lavoro dell’amata Judith Kerr, scomparsa nel 2019 a 96 anni, autrice di grandi albi classici “Una tigre all’ora del tè” e “Mog, la gatta distratta” e di “Quando Hitler rubò il coniglio rosa”. Uscito in Inghilterra nel 2018 è stato pubblicato in italiano a maggio dalla casa editrice HarperCollins. Un ultimo lavoro “pungente” e forse anche un po’ amaro, in cui la Kerr sembra quasi voler richiamare le mamme di oggi ad una maggiore attenzione, alla necessità di condividere un tempo di qualità con i bambini, breve forse, ma inteso e tutto per loro. Malgrado questo intento, la sintonia della coppia mamma-bimbo è però evidente. Riporto qui le parole con cui viene descritta nella recensione pubblicata nel blog Milkbook, perché credo rendano molto bene il concetto: “Il tempo di mamma è anche il tempo del bimbo, durante il quale si sente al sicuro al punto di essere libero di esplorare il mondo e di librarsi in alto sulle ali della fantasia. Il dialogo che tiene la mamma al telefono, del resto, descrive ciò che sta per vivere il bambino nei singoli episodi, ma anche i sentimenti della mamma, di fronte ai mille accadimenti della vita, e che corrispondono esattamente a quelli provati dal bimbo, segnando, così un rapporto di continuità tra i due sentire”. Le illustrazioni sottolineano e rimarcano un senso di serenità, anche quando la piega della storia richiederebbe forse altro: dominano i toni pastello e chiari, molto luminosi, ben diversi dai viola e dagli arancioni di “Una tigre all’ora del tè”; sono pochi ed essenziali i tratti delle figure, ma molto ben curati.
Il tempo di mamma, alla fine, è sempre occasione particolare e speciale per il bambino di esplorare il mondo. E per la mamma è sempre una fortuna poter avere con sé il suo bimbo, soprattutto nei momenti di difficoltà.
AL PARCO CON MAMMA di Judith Kerr, HarperCollins, 2020
Dai 3 anni
(Francesca)