Incipit, chi ben comincia è a metà del libro!
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9 NOVEMBRE
“I miei genitori mi avevano chiamato Fred. Avere un nome che vuol dire «pace» non era bastato: la guerra era arrivata lo stesso. E mio padre era dvuto andare a sorvegliare il confine in un posto molto lontano, a nord. La mamma gli aveva lavorato a maglia guanti e calzettoni in modo che non soffrisse il freddo, perché un inverno così non lo si vedeva da un pezzo. Il fiato si trasformava in una nuvola di fumo bianco. E nel tragitto per andare a scuola il moccio ti si ghiacciava nel naso e si scongelava solo alla seconda ora di lezione.”
Ulf Stark non ha bisogno di presentazioni. I suoi libri sono biglietti di sola andata per il Paese della Letteratura, quel luogo dal quale, una volta che hai la fortuna di arrivare, non vuoi più fare ritorno.
Una delle ultime storie uscite dalla penna del grande scrittore svedese, pubblicata originalmente nel 2015, è questo “Piccolo libro sull’amore”: un breve romanzo di formazione che racconta un momento nella vita di un preadolescente alle prese con la scoperta dell’amore e, insieme, della realtà anche nei suoi aspetti più duri. L’ambientazione della trama non è casuale. Siamo in Svezia, probabilmente all’inizio degli anni ’40 del secolo scorso, quando anche la potenza neutrale si vede costretta ad inviare soldati al fronte per la difesa dei confini nazionali, ed il papà di Fred – il giovane protagonista – non fa eccezione. Fred e la madre (che poi scopriremo portare in grembo una nuova vita) rimangono soli a Stoccolma, costretti a fare i conti con l’inverno rigido ed il razionamento, combattendo la povertà lei guidando il tram e lui aiutando un signore a vendere alberi di Natale. Eppure non stiamo sfogliando un racconto di Dickens, perché Stark ha il tocco soffice della leggerezza, che lascia sullo sfondo, quasi in sordina, la tragedia, per pattinare invece sulla dolcezza delle piccole cose. Difatti, parafrasando una bella canzone, con tutto che fuori c’è la guerra, Fred ha tempo per andare a scuola, innamorarsi dei capelli crepitanti, delle braccia muscolose e degli occhi grigioverdi di Gerda, combinarne di tutti i colori con la complicità dell’amico Oskar, incontrare fate e ricevere grandi lezioni di vita.
Senza lesinare ironia e facendo costante ricorso a lievi similitudini e buffe trovate narrative, Ulf Stark ci aiuta, fra la neve e i profumi del Nord, a seguire le tracce della profondità del pensiero in quel preciso istante in cui inizia ad apprendere le cose per come sono, quel pensiero proprio dei bimbi grandi, ancora magico, ma che scopre il disincanto del mondo.
Con un finale a sorpresa, “Piccolo libro sull’amore” ci ricorda che quando siamo amati è più semplice amare gli altri, accettare il mondo che ci circonda e, infine, amare noi stessi. Una lezione preziosa di questi tempi.
PICCOLO LIBRO SULL’AMORE di Ulf Stark, Iperborea Casa Editrice 2020, pp. 160.
Età di lettura: dagli 8 anni
(Maria)