INCIPIT, CHI BEN COMINCIA E’ ALLA META’ DEL LIBRO – Rubrica di consigli di lettura di lunedì 17 maggio

“Sono innumerevoli le storie in cui compaiono edifici meravigliosi, dai volumi illustrati per l’infanzia ai romanzi”.

Casa dolce casa dice il proverbio. Certamente la pandemia ci ha “costretto” a passarci più tempo, e ha forse trasformato anche la nostra concezione dello spazio abitativo. Per fantasticare ma anche per riflettere insieme su questo tema vi presentiamo oggi Il libro delle case straordinarie, uscito per L’ippocampo il 6 maggio, una mirabile raccolta di immagini dedicate alle dimore più strane e favolose, concepite dall’immaginazione dell’illustratore giapponese Seiji Yoshida.

L’autore ci dice di essersi appassionato sin da bambino alle case descritte nei grandi classici della letteratura, dalla capanna di Huckelberry Finn alla baita in montagna di Heidi e alla Casa del tempo di Mastro Hora in Momo, leggendo e rileggendoli alla ricerca di dettagli e minuzie e per immaginarsi in compagnia dei suoi personaggi preferiti all’interno del loro stesso ambiente. L’idea del libro nasce appunto da qui.

Il volume, ricco di oltre 120 pagine a colori, è strutturato proprio come una sorta di galleria architettonica. Nelle prime pagine troviamo un “sommario visuale”, dove le singole case vengono elencate e rappresentate con una piccola immagine della facciata.  E ce n’è davvero per tutti i gusti: il ”laboratorio del botanico eccentrico”, ovviamente invaso dalla piante; la “dimora del fantasma solitario”, per un pizzico di brivido in più; la più tradizionale “casa dei sette nani” di Biancaneve, rigorosamente con tetto a punta come il cappello dei suoi abitanti. E poi ancora case sull’albero e sott’acqua, castelli e capanne: una girandola di posti, creati in toto dalla fantasia o anche ispirati da edifici realmente esistenti, provenienti da periodi e luoghi diversi. Un potente stimolo per l’immaginazione del lettore, che osservando le illustrazioni potrà scoprire la storia che si cela dietro ogni casa ed inventarne a sua volta di nuove.

Quelle che mi hanno affascinato più di tutti (per motivi legati alla mia “bibliomania”) sono “La biblioteca dei libri smarriti” e “La libreria su più piani”. Nella biblioteca sono raccolti tutti i libri perduti del mondo. Ogni giorno i volumi aumentano e il bibliotecario, che è un ragazzo vagamente somigliante ad Harry Potter (ben oltre lo stereotipo della bibliotecaria con gli occhialetti tondi e i capelli raccolti a chignon, un po’ acida e perfettina), li sistema negli scaffali al posto giusto ed “aggiorna la lista”. L’autore ci dice di essersi ispirato per la creazione dell’ambiente ai monasteri tibetani, mentre per la forma dell’edificio a quelli greci della Meteora e ai templi cinesi. L’idea della “libreria su più piani” è stata invece suggerita da una costruzione contemporanea realmente esistente in Giappone, nella città di Kyoto. Vi si trovano in vendita libri nuovi ed usati ed il proprietario vive al piano superiore, che è organizzato in grandi spazi arredati con semplicità ma dotati di tutti i confort. Importantissima (e ne percepiamo tutta la necessità, perché ci servirebbe davvero tanto a Ponteponente e la sogniamo da tempo) è la presenza del magazzino, dove il libraio ripone ordinatamente le copie in più e i rifornimenti.

Molto interessanti sono anche gli “Approfondimenti” proposti sia all’interno che nelle parti finali del libro. Leggendoli possiamo farci un’idea sulle diverse tipologie di tetto o avere uno sguardo panoramico sulla storia del gabinetto (elemento tanto importante quanto spesso trascurato nei suoi dettagli architettonici) ma anche curiosare direttamente nello studio dell’autore e nell’organizzazione della sua giornata. La “Raccolta” ci spiega in dettaglio la creazione delle varie tavole, con notizie sui paesi e sulle età storiche di ogni casa ed infine il “Making” ci permette di seguire passo passo la realizzazione tecnica delle tavole, dalla creazione dei bozzetti alla colorazione.

Un libro davvero ricco e pieno di cose da scoprire (direi quasi un “wimmelbuch”, libro brulicante per la parte illustrativa) da leggere e sfogliare più volte scoprendo sempre nuovi particolari. Un’altra perla regalataci dalla casa editrice L’ippocampo, che vanta un catalogo ricco di albi e libri divulgazione raffinati ed originali, realizzati con grande attenzione al dettaglio e alla qualità, non solo dei testi e delle illustrazioni ma anche materiale.

Se volete scoprire di più sull’autore potete visitare il suo profilo Instagram

https://www.instagram.com/yoshidaseiji_/

Seiji Yoshida, Il libro delle case straordinarie, L’ippocampo, 2021, 128 pp.

Età di lettura dai 7 anni, adatto anche per adulti sognatori

(Francesca)