INCIPIT, CHI BEN COMINCIA E’ ALLA META’ DEL LIBRO  17 GENNAIO 2022

LA SIGNORA DEI LIBRI

“Con un bel calcio, Anneliese spazzò via le macerie dal marciapiede sporco. Alcune donne stavano ripulendo i resti di palazzi crollati, a mani nude o con l’aiuto delle scope. Come facevano a non vedere che nulla sarebbe stato più come prima?”

Germania, 1945. Distruzione e morte ovunque. Da dove ripartire?

“Cominciano dai bambini a rimettere a posto questo mondo sottosopra. Saranno loro a indicare agli adulti la via da percorrere”. JL

Ispirato da una storia vera, LA SIGNORA DEI LIBRI ripercorre la storia di Jella Lepman, una donna straordinaria che ha dato un originale ed importante contributo alla ricostruzione della Germania (e non solo) nel secondo dopoguerra, figura la cui conoscenza è imprescindibile per chiunque ami la letteratura per l’infanzia e lavori in questo campo

Anneliese e Peter sono due bambini tedeschi, rimasti orfani del papà, che vivono nella città di Monaco, devastata ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Una mattina sono in giro per la città in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti e vedono molte persone in coda davanti ad un grande edificio. Pensando che anche lì venga distribuito qualcosa da mangiare si mettono in fila. Con grande sorpresa, al loro ingresso, si trovano in una grande sala piena di libri. Una signora si aggira per gli scaffali e le vetrine, parlando con grandi e piccoli. Torneranno poi nei giorni successivi e quella signora gentile leggerà per loro in tedesco quei libri che avevano catturato la loro attenzione per i bei disegni. E Anneliese ricomincerà poi a popolare i suoi sogni di luce e speranza. Quella signora è Jella Lepman.

Jella Lepman, giornalista tedesca ed ebrea, nata nel 1891, emigrata in Inghilterra nel 1936 per sfuggire alla persecuzione, nell’ottobre 1945 ritorna in Germania per lavorare come consulente degli Stati Uniti nell’ambito di un progetto culturale di denazificazione nei territori occupati dagli americani. Le viene chiesto in particolare di occuparsi dell’attuazione di interventi culturali rivolti alle donne e ai bambini.

Ha ben chiari in mente due concetti guida:

  • seminare speranza e bellezza: la mente dei bambini e delle bambine va “nutrita” con queste due cose, i buoni libri sono necessari almeno quanto il cibo;
  • educare alla conoscenza tra i popoli e alla diversità, mettendo in connessione bambine e bambini di parti diverse d’Europa, creando ”ponti di libri”.

I libri avrebbero offerto ai bambini una speranza di futuro, avrebbero supportato un’idea di comprensione internazionale dopo gli anni della devastazione e della propaganda nazionalista e avrebbero contribuito alla crescita di una generazione nuova.

Per questo nel 1946 Jella organizza a Monaco la prima mostra del dopoguerra in Germania: la Mostra internazionale di libri per ragazzi, che espone 2000 volumi provenienti da 14 paesi, raccolti attraverso una campagna di promozione presso editori e istituzioni europee e americane con lo scopo di proporre ai bambini tedeschi libri che esprimessero i valori della tolleranza e della pace. Ed è proprio qui che capitano i protagonisti dell’albo, Anneliese e Peter. Negli anni successivi la mostra viene riproposta in numerose città tedesche con grande successo di lettori bambini e adulti. A partire dall’esperienza delle mostre, la Lepman si attiva in un nuovo progetto: una biblioteca internazionale. I volumi della mostra itinerante costituiscono la collezione iniziale della Internationale Jugendbibliothek (Biblioteca internazionale dei giovani), inaugurata in una piccola villa a Monaco  nel settembre 1949 e successivamente trasferita nel castello di Blutenburg, dove ha sede tuttora. Le attività di promozione della letteratura per l’infanzia condotte per oltre un quinquennio aggregano l’interesse di numerosi esponenti della cultura; con il sostegno di Astrid Lindgren, Lisa Tetzner e Erich Kastner si concretizza nel 1953 la fondazione a Zurigo dell’associazione non profit International Board on Books for Young People, IBBY, tuttora esistente ed attiva con numerose attività.

Tutte queste esperienze sono descritte nel volume autobiografico “Un ponte di libri“ pubblicato per la prima volta nel 1964 e tradotto in moltissime lingue, disponibile in italiano grazie all’impegno della casa editrice Sinnos che lo ha edito una prima volta con il titolo “La strada di Jella. Prima fermata Monaco” nel 2009 (traduzione dal testo inglese) e successivamente riproposto nel 2018 in una nuova edizione che si avvale della traduzione dal tedesco e della cura di Anna Patrucco Becchi, arricchita da numerose foto e materiali d’archivio. Una lettura che consiglio vivamente, interessantissima e ricca di particolari. Proprio nei prossimi mesi, tra l’altro, l’instancabile direttrice editoriale Sinnos, Della Passarelli, condurrà una serie di incontri di formazione su Jella Lepman presso alcune biblioteche della rete Biblioteche di Roma. Potete trovare qui il calendario degli appuntamenti: https://www.facebook.com/photo/?fbid=3226688800896497&set=a.1403645713200824

Nel 2019 poi era uscito per Il Battello a vapore “Una rivoluzione di carta” di Gigliola Alvisi, che pure attraverso le vicende del giovane Fridolin proponeva ai ragazzi la storia di Jella.

Costruire PONTI e non MURI e farlo attraverso i libri è un messaggio che continua ad essere estremamente attuale e rivoluzionario. Far conoscere la figura di Jella anche ai bambini e ai ragazzi è bello ed importante. Grazie allora alla casa editrice Lapis per quest’albo, che offre quest’opportunità anche ai più piccoli, con un testo accattivante e le belle illustrazioni di Marie Lafrance.

 

Se volete saperne di più su Ibby e Internationale Jugendbibliothek potete visitare questi siti:

https://www.ibbyitalia.it/

https://www.ijb.de/en/home

Kathy Stinson – Marie Lafrance, LA SIGNORA DEI LIBRI. Una storia ispirata allo straordinario lavoro di Jella Lepman, Lapis, gennaio 2022, pp. 32

Età dai 4 anni

(Francesca)