IL LIBRO TRA I LIBRI: SCATOLE!

IL LIBRO TRA I LIBRI: SCATOLE!

Per la rubrica “Un libro tra i libri” la libraia Francesca vi parla oggi dei libri a tema “SCATOLA”!

Partiamo da “La scatola” di Isabella Paglia e Paolo Proietti Pallo Illustrations, uscita per La Margherita edizioni il 23 settembre, per poi fare una rapida carrellata “scatolosa”. Buona visione e continuate a seguirci sul nostro canale Youtube!

 

 

 

 

INCIPIT 28 settembre: CANE, LUPO E CUCCIOLO

INCIPIT 28 settembre: CANE, LUPO E CUCCIOLO

Incipit , chi ben comincia è a metà del libro! RUBRICA di consigli di lettura del lunedì – 28 settembre
<Lupo è arrabbiato. Molto arrabbiato. E non è strano. Lui si arrabbia spesso, e gli piace un sacco. È tipico dei lupi. Lupo ringhia e abbaia. Soffia e sbuffa. ” Sono arrabbiato! Molto arrabbiato! Buh e bah!”, ulula. ” Ah, ah, ah!” Si diverte come un matto.
Cane si spaventa. ” Lupo, senti, ascolta. Non mordermi ti prego, tu sei mio cugino. Te ne ricordi, vero?”>.
Tornano in libreria le nuove avventure degli insoliti e strampalati cugini Lupo e Cane, stavolta alle prese con l’arrivo di un cucciolo di cane. Come reagiranno i due, così diversi tra loro?
Nel primo episodio della collana ad alta leggibilità per giovani lettori (Leggogià, edita nel 2015, di cui parlerò a breve), i due pur essendo parenti stretti si erano presentati al lettore fieri delle loro diverse nature. Lupo vive nel bosco, è un vero selvaggio, morde, ruba, dice bugie ed è quasi sempre arrabbiato; Cane invece vive comodo in casa col suo padrone, è ordinato, giudizioso e carino (come preferisce definirsi), educato e leale con il suo padrone. Eppure i due si sopportano con piacere(!), litigano e battibeccano, per poi fare pace in un gioco di malintesi, battute e avventure piene di humour.
Nel secondo episodio l’ingresso di Cucciolo in casa di Cane appare destabilizzare non solo l’ habitat domestico, ma anche il rapporto quanto mai conflittuale con cugino Lupo. Il terzo “piccolo” incomodo mette in discussione soprattutto la natura “pacifica” di Cane e nella contesa il finale resta in sospeso…
La storia di Cane, Lupo e Cucciolo arriva in libreria accompagnata da una interessante novità: la storia infatti, così come il primo episodio, si può ANCHE ascoltare su cellulare o tablet, scaricando l’app gratuita LeggieAscolta Beisler.
Un inedito progetto della casa editrice Beisler che permette di accedere alla versione audio del libro mediante un codice univoco stampato sul libro. La versione è stata registrata presso Studiocolosseo e la voce narrante, calda ed espressiva, è di Cristiana Tollis.
La collana Leggogia’ nata con l’obiettivo di rendere più facile la lettura mediante l’uso del carattere TestMe ad alta leggibilità, la carta delle pagine non lucida e la struttura in capitoli brevi con il testo, spesso in rima, stretto in un orientamento verticale, ora si arricchisce di un nuovo e moderno strumento, completa il progetto di agevolare le prime esperienze di lettura autonoma e a nostro parere potrà sostenere tutti, ma proprio tutti giovani lettori! Grazie

Beisler Editore
Qui il link alla pagina dedicata del progetto https://www.beisler.it/leggi-ascolta
Età consigliata a partire dagli 5 anni.
CANE, LUPO E CUCCIOLO, di Sylvia Vanden Heede, illustrazioni di Marije Tolman, trad. dal nederlandese di Laura Pignatti
IL LIBRO TRA I LIBRI: nuova rubrica VIDEO di consigli di lettura

IL LIBRO TRA I LIBRI: nuova rubrica VIDEO di consigli di lettura

Per la rubrica IL LIBRO TRA I LIBRI Maria ci presenta oggi una “costellazione” d’atmosfera magica e orientale:

si parte da C’era una volta in Persia,  di Sahar Doustar e Daniela Tieni, Topipittori 2019

per passare a Ole Lund Kirkegaard, Il tappeto volante del Bulgistan, Iperborea, uscito a settembre 2020

e arrivare a Le mille e una notte nella versione curata da Nadia Terranova per La Nuova Frontiera Junior, 2013

BUONA VISIONE!

INCIPIT 14 SETTEMBRE: Il giardino dei musi eterni

INCIPIT 14 SETTEMBRE: Il giardino dei musi eterni

RUBRICA DI CONSIGLI DI LETTURA DEL LUNEDI’
14 settembre 2020
“Buio.
Silenzio.
Peso.
“Peso?”
Ginger si stava svegliando, ed era perplessa: buio e silenzio va bene, ma … peso?
Nelle sue sette vite di gatta il buio e il silenzio erano sempre stati amici fidati. Ma quella sensazione di peso, di pressione su tutto il corpo, quella da dove veniva?”
A partire da questa settimana la nostra piccola rubrica INCIPIT cambia leggermente veste. Cercheremo di proporvi libri che amiamo, che ci hanno colpito particolarmente e che fanno parte dello “zoccolo duro” dell’assortimento della libreria. Non solo novità quindi, ma anche libri di recente pubblicazione e classici.
Partiamo quindi oggi con un romanzo che potremmo definire “giallo” ma che in realtà è anche una sorta di fiaba filosofica sull’eternità, sulla vita e sulla morte, pubblicato nel 2017 per Salani da Bruno Tognolini (autore famoso ed amato, due volte Premio Andersen, conosciuto soprattutto per le sue rime): “Il giardino dei musi eterni”.
Ginger è una gatta di razza Maine Coon, che si è appena svegliata nel “Giardino dei musi eterni”, un cimitero per animali. Come tutti gli altri ospiti del giardino ora è un àniman, un’anima-animale, uno spirito che fa parte dell’anima del mondo, invisibile agli occhi umani, che continuamente si fonde e si scambia con quello degli altri: TU SEI TUTTI E TU SEI TU. TU SEI OVUNQUE E TU SEI QUI. TU SEI SEMPRE E TU SEI ORA. Questo è il ritornello, che quasi come un mantra, viene ripetuto da Mama Kurma, la saggia e sacra tartaruga vecchia come il mondo, che accoglie Ginger appena arrivata.
Ben presto Ginger apprende le usanze della vita del giardino, dove il tempo-eternità scorre felice in compagnia degli altri àniman (la porcellina d’India Trilly, il cane poliziotto Ted, il pastore maremmano Orson, il cavallo Ramiro): folli corse nel vento per arrivare alle nuvole e alla cima dell’arcobaleno, nelle quali ci si può anche scambiare la pelle; le visite degli antichi padroni e della Nonnina, un’anziana signora che cura assiduamente il giardino (e che in realtà è una Saltafossi, una medium capace di vedere e parlare con gli animali morti); gli strani “movimenti” del Custode e del suo cane Bestio.
Ad un certo punto però cominciano a susseguirsi tra gli àniman una serie di misteriose sparizioni e molti dei peluche che i bambini in visita portano con loro hanno occhi diversi, non solo cattivi ed inquietanti, ma quasi vivi. Peluche Mezzovivi, come vengono appunto ribattezzati. Viene così costituito un team investigativo, la Ficcamusi Task force, per cercare di indagare sull’accaduto.
Il finale è a sorpresa, giallo “giallissimo” e carico di significato, non lo sveliamo per non togliervi il gusto della lettura.
Vita e morte, uomini e animali, ora e sempre. Il libro si snoda sul filo di questi binomi.
Temi importanti e “densi” che Tognolini riesce a toccare con grande sensibilità, senza togliere però suspense al ritmo della narrazione, a tratti poi davvero divertente.
Tra i passi più toccanti del romanzo c’è a mio parere quello in cui Davide, l’umano di Ginger, una domenica va in visita al giardino.
Gli sguardi sembrano quasi incrociarsi ed entrambi percepiscono qualcosa. Il bambino si lascia andare ai ricordi.
“Tutti questi ricordi sono nostri. Nessuno ce li porterà mai via. Sei stato un magico fratello umano” dice Ginger. “Ma ora sono nel vento, amico mio, dove non puoi vedermi, lontano lontano …”
Un legame intenso che solo l’amore di un animale fedele può riservare.
Gli animali, nostri compagni di vita e cammino, hanno un’anima? C’è qualcosa che resta, “dopo”? Credo che chiunque abbia avuto un animale d’affezione e lo abbia potuto guardare intensamente negli occhi, si sia posto questa domanda. La risposta rimane sospesa.
Come chiosa però, mi piace riportare questa frase del teologo Paolo De Benedetti:
«Io credo… che l’animale, compagno di tante solitudini, di tante tristezze, in misura varia secondo la sua coscienza – affermo e ripeto coscienza – ci accompagnerà anche nell’altra vita, e non ci si chieda di spiegare il perché»
(Paolo De Benedetti, Teologia degli animali, Morcelliana, 2007)
Bruno Tognolini, IL GIARDINO DEI MUSI ETERNI, Salani editore, Milano, 2017
Età di lettura consigliata dai 10 anni
(Francesca)
INCIPIT La famiglia Quattrossa

INCIPIT La famiglia Quattrossa

Incipit, chi ben comincia e’ a metà del libro!
RUBRICA DI CONSIGLI DI LETTURA DEL LUNEDI’
10 agosto
“La famiglia Quattrossa si prepara per andare a sciare. Mamma Scheletro fa i bagagli. ” Non voglio la sciarpa a righe!” – brontola Scheletrino Francesco.
“Non fare lo schizzinoso! – gli risponde la mamma – La sciarpa a righe va benissimo.”
Arrivano in libreria poco prima di andare in vacanza, Gli Sbaglianò, una nuova collana delle

Edizioni Fatatrac

, che unisce l’aspetto ludico a quello didattico, il gioco all’apprendimento della lingua italiana.

Noi abbiamo letto subito i primi quattro titoli: L’ammiraglio Virgilio, Tutti in trattoria, Un quadro ad acquerello per Cunegonda e La famiglia Quattrossa va a sciare. E sapete una cosa? Ci sono davvero piaciuti, parola degli apprendisti librai!
Non solo prime letture, ma albi di piccola taglia che somigliano nel formato ai quaderni di scuola ma contengono, al posto delle righe per fare i compiti, una storia briosa e curiosa!
Ogni titolo nasconde nel testo un piccolo segreto, è interamente scritto partendo da una famiglia di parole appartenenti alla stessa difficoltà linguistica. Ognuno dei quattro libri ne affronta una diversa, opportunamente segnalate con colori differenti: “li-gli”, le doppie, la “cu- qu-cqu” e la “sc”.
La ricercatezza linguistica è senza dubbio la grande forza di questa collana, vocaboli purtroppo caduti in disuso e parole “difficili” che incuriosiranno i bambini e che alla fine del testo vengono elencati in un glossario per permettere ai giovani lettori di comprenderne a pieno il significato.
Le storie sono nate dalla penna geniale di Janna Carioli e illustrate ogni volta da una diversa importante matita: Andrea Rivola, Lucia Scuderi, Massimiliano di Lauro e Ilaria Guarducci.
Janna Carioli non ha bisogno di presentazioni: e’ autrice di importanti trasmissioni televisive per bambini, fra cui per citarne solo una, La Melevisione.
I suoi romanzi per ragazzi e i suoi libri di poesie, hanno ricevuto numerosi premi e sono stati più volte inseriti in “White Ravens”, l’honour list che ogni anno segnala buoni libri per ragazzi scelti in un panorama internazionale. Le illustratrici e gli illustratori della collana, sono al contempo grandi “matite”, premiate e affermate nel panorama dell’editoria ragazzi. Noi siamo certe che la collana piacerà molto anche agli insegnanti 😊 Buona lettura!!
Età consigliata: dai 7 anni
(Mariella)
LA FAMIGLIA QUATTROSSA VA A SCIARE, di Janna Carioli e illustrazioni di Ilaria Guarducci,

Edizioni Fatatrac

2020.

INCIPIT rubrica di consigli di lettura del lunedì 27 luglio

INCIPIT rubrica di consigli di lettura del lunedì 27 luglio

 

INCIPIT, chi ben comincia è alla metà del libro
RUBRICA DI CONSIGLI DI LETTURA DEL LUNEDI’
27 luglio
“A nord della città c’era la valle, a nord della valle comincia il bosco, a nord del bosco sale Montevento. Lassù proprio dove inizia il sentiero, si trova la piccola casa del pero e lì fuori abita Ortica. “Lì DENTRO vorrai dire!” “Ma no, lì FUORI!”

Un viaggio attraverso le stagioni alla scoperta del bosco e delle sue bellezze naturali: fiori, alberi, cespugli, bacche, foglie, mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, insetti, grandine, neve, sole, pioggia, ghiaccio. Ecco il nuovo titolo della collana PiNO, Piccoli naturalisti osservatori, della casa editrice

Topipittori

, autrice ed illustratrice Marina Girardi.

Ortica à una bambina (o forse un folletto, un elfo, uno spirito della natura), cappello di ghianda e mantello di foglie, che abita nel bosco. Ogni giorno si mette “in cerca” di qualcosa, qualcosa che non sa bene cosa sia, ma che gli viene suggerito passo dopo passo dagli incontri con le varie creature del bosco, in una sorta di “serendipity” naturale.
Quasi presi per mano quindi (e dopo qualche esercizio di yoga) accompagniamo Ortica in questa passeggiata, con “occhi aperti e orecchie tese”.
L’invito è quello a mettersi innanzitutto in ascolto. Rallentare, ed entrare in contatto profondo con quello che ci circonda: provare a sentire delle ali crescere dalle proprie scapole, a ficcarsi nella terra come un seme che silenzioso aspetta il momento del germoglio, ad aprire i petali di un fiore, a sentir la linfa scorrere come scorre nei rami di un albero.
E intanto contemplare e conoscere la grande varietà di specie animali e vegetali dell’ambiente bosco, sulle quali vengono fornite informazioni ricche e dettagliate.
La Natura è un libro da sfogliare, una musica da ascoltare con pazienza: l’immagine di copertina del libro, con Ortica a cavallo di una coloratissima volpe intenta a suonare un banjo, ci richiama proprio a questo, come pure le parole finali del libro: “è proprio come nella musica, cara Ortica: per imparare a seguire il ritmo bisogna prima saper ascoltare!”
Chi sa farlo con pazienza e capacità di osservazione verrà ripagato con emozioni e sensazioni profonde, capaci di riequilibrare e vivificare le proprie percezioni.
Interessanti ed utili anche le pagine da riempire e colorare, che inframezzano il testo, con tanti spazi per scrivere appunti e impressioni e tracciare schizzi dal vero. Il formato flessibile e il poco peso rendono il volume perfetto per essere portato nello zaino.
Ho apprezzato particolarmente il segno grafico dell’autrice e la predilezione per i colori accesi, dall’arancione dal manto della volpe, all’ampia gamma di sfumature di verde e azzurro, quest’ultimo usato soprattutto nelle pagine dedicate alle stagioni fredde.
Un compagno di viaggio indispensabile se le vostre vacanze saranno in montagna o collina, un invito accattivante a farsi “avvolgere” dai ritmi e dai suoni della foresta.
Marina Girardi, ORTICA. Guida all’ascolto della natura selvatica, Topipittori, 2020
Età di lettura consigliata dai 7 anni
(Francesca)