Incipit, chi ben comincia è a metà del libro!
RUBRICA di consigli di lettura del lunedì – speciale LUCCIOLA
“Lontano, nelle profondità marine, Respirus si guardava intorno e non aveva che una sola idea in testa… Andare via! Fuggire! Scappare!”
Sabato mattina al parco ho letto Respirus ad un piccolo gruppo di bambine e bambini. Due bambine, credo di terza elementare, ascoltata la storia, hanno cominciato a discutere se si trattasse di un mito o di una leggenda.
G.: “Non ci sono divinità, quindi è una leggenda!”.
M.: “Ma lui è un eroe, quindi è un mito”.
G.: “No, è una leggenda, Respirus è un pesce. Comunque è un mito!”
M.: “Che mito Respirus!”.
Questo gioiello illustrato, pubblicato originalmente nel 2020 da Gallimard Jeunesse, scritto ed illustrato da Roberto Prual-Reavis, artista visivo e disegnatore d’oltralpe, è appena stato portato qui dalla casa editrice Sinnos, tradotto da Federico Appel (che tradisce con grande abilità in italiano). Si tratta della storia di Respirus, pesce di profondità stufo marcio di vivere fra i rifiuti che fluttuano nel mare, inquinandolo e rendendolo un posto invivibile. Decide, dunque, di provare a vedere fuori com’è. Guizza in superficie spiaggiandosi su uno scoglio e, a dispetto della fisica, impara a respirare gas, gli spuntano le gambe e si avventura sulla terraferma, resistendo al suo caos. Giunto in città, incuriosito dagli umani usi, complicati e sbalorditivi, resta ammaliato da alti palazzi, ed inizia ad arrampicarsi, mentre il suo corpo continua a trasformarsi. Arrivato in cima, sfugge ad onde vibranti, lanciandosi nel vuoto. Ed ecco spuntargli un paio d’ali… però anche in cielo sembra non esserci pace, così per scappare da roboanti motori d’aerei e stormi d’uccelli sale, e sale, e sale verso la stratosfera ed ancora più su, sino a vedere la terra dall’alto; a questo punto, mancandogli l’ossigeno, si vede costretto ad adottare una respirazione esclusivamente interiore. Anche qui, Respirus il resiliente, viene assalito da una miriade di detriti in orbita, ma il suo fiato lo ha fatto gonfiare tanto da trasformarlo in un’enorme pallone, quasi una piccola luna, su cui tutto rimbalza. I colpi dei rottami gli provocano solletico e così esplode in una magnifica, liberatoria, propulsiva risata, che lo fa sgonfiare, lanciandolo in orbita intorno alla terra ad una velocità supersonica. Il suo soffio genera uno scompiglio capace di spazzare via dal Pianeta un’immane quantità di oggetti superflui che verranno mangiati da un buco nero. Respirus, però, nel frattempo precipita, sino a terminare la sua corsa su una spiaggia. Qui viene trovato da un gruppo di bambini, le cui coccole lo rianimano e dolcemente lo riaccompagnano verso il mare. Ritornato a casa, racconta le sue avventure e festeggia, assieme a tutti gli abitanti marini, la rinnovata trasparenza.
È un eroe Respirus? O forse un supereroe da fumetto, un po’ Spiderman, un po’ X-men?
È un pesce, poi un anfibio, un uccello, si adatta, compie un viaggio concentrato attraverso l’evoluzione della specie, come fa il feto nel suo mondo interno al corpo della madre per svilupparsi. E la parabola di Respirus, le sue trasformazioni, passano anzitutto attraverso la respirazione, viatico per ogni pratica meditativa, dunque si tratta anche di un’evoluzione spirituale la sua, per una rivoluzione mondiale.
Un monomito necessario questo piccolo racconto illustrato di Roberto Prual-Reavis, fatto di disegni giocosi, dominati dai toni del blu e del rosa. Tutto è reale, senza mai essere fotografico né moraleggiante, perché la distanza del “mito” o della “leggenda” ci possa parlare ed inondare di speranza, facendoci adottare il giusto respiro per affrontare le sfide che questo presente ci pone davanti agli occhi.
Ascoltiamo questo pesce rosa che arriva a vedere la terra dallo spazio.
Il mondo, probabilmente, sarà salvato dai ragazzini. E dai pesci.
https://www.robertoprualreavis.com/
RESPIRUS di Roberto Prual-Reavis, traduzione di Federico Appel, Sinnos, 2022, pp. 56.
Età di lettura: dai 6 anni
(Maria)