Il premio Nati per Leggere riconosce l’eccellenza tra le proposte editoriali destinate ai più piccoli (6-18 mesi, 18-36 mesi, 3-6 anni), coinvolge più di sei mila bambini nell’individuazione di un libro preferito su un tema specifico (Il tempo che verrà: la percezione del tempo nei bambini e nelle bambine), premia i progetti di rete che meglio interpretano i valori di Nati per Leggere e valorizza il lavoro dei pediatri con la sezione dedicata a Pasquale Causa, il pediatra scomparso nel 2008, tra i principali promotori di Nati per Leggere.
Per la sezione Nascere con i libri (6-18 mesi) il vincitore è Fiori (Franco Cosimo Panini, 2020) di Hervé Tullet, già finalista del Premio Andersen 2021, un leporello per giocare con la luce, le superfici, i colori, che offre (come scrive la giuria nelle motivazioni) “un’esperienza sensoriale particolarissima per il bambino piccolo”.
Per i 18-36 mesi è stato selezionato Tutti a nanna! È l’ora del pisolino (Fatatrac, 2020) di Iris de Moüy, un libro che affronta il tema del sonno con ironia e che la giuria ha scelto “per la leggerezza del procedere narrativo e per l’eleganza del formato e dello stile figurativo”. Questo titolo appartiene alla collana Sognalibri, caratterizzata da una preziosa fattura editoriale, accanto a titoli come Accipicchia! di Lluís Farré o Insieme di Taro Miura (finalista Premio Andersen 2021).
Infine per i 3-6 anni vince In 4 tempi (L’ippocampo) di Bernadette Gervais, un libro che scompone il tempo raccontando il mondo attorno a noi con immagini realistiche, ma non senza ironia. Il titolo è recensito su Andersen di questo mese accanto al nuovo libro dell’autrice, Cose così cose cosà.
Nella sezione Crescere con i libri è stato invece premiato Brucoverde (edizione CAA) di Giovanna Mantegazza e Giorgio Vanetti, votato da una giuria di bambini e bambine; e una menzione speciale va a Il frutto del tuo seno di Fabian Negrin (Donzelli) “per l’eccezionale convergenza di diversi livelli di lettura” che pone il libro “al di sopra di ogni classificazione.”
Sono inoltre premiati in questa dodicesima edizione del Premio Nati per Leggere l’Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna, la Biblioteca civica Movimentedi Chivasso e le pediatre Patrizia Neri e Patrizia Seppia.
Istituito nel 2009 dalla Regione Piemonte, il Premio è realizzato in collaborazione con la Città di Torino, il Salone Internazionale del Libro, la Fondazione Circolo dei lettori, il Coordinamento Nazionale Nati per Leggere e la rivista LiBeR.
Incipit, chi ben comincia è a metà del libro! RUBRICA di consigli di lettura del lunedì
8 Novembre 2021
Buongiorno e buon principio di settimana! Tornano, per il terzo anno consecutivo, i nostri piccoli consigli di lettura del lunedì: un libro a libraia (e noi siamo tre…) fra novità, classici o, semplicemente, libri che amiamo e che abbiamo il piacere di raccontarvi.
È come un sogno che si ricordi prima che con la veglia piano piano si dilegui la storia illustrata e scritta dalla giovane illustratrice giapponese Sachie Hattori. Chi siamo? Come siamo fatti? E, soprattutto, da dove veniamo? La scienza e la filosofia, le leggende popolari, l’arte e la letteratura da millenni tentano di rispondere a queste domande, ed è da queste domande che creiamo il mondo e la nostra conoscenza di esso. Ma le risposte che sappiamo, che studiamo, sono quelle del mondo degli adulti. E se invece a darcele fossero i bambini, che ancora nuovi sul pianeta terra, conservino la memoria fisica, il segreto del prima? Certamente la memoria neonatale è anche un’evidenza scientifica, ma oltre questo, se i grandi si abbandonassero ad una storia meravigliosa che, semplicemente, hanno dimenticato? Una storia che dice come la vita sia un viaggio infinito in cui, al di là della percezione soggettiva, il tempo non esiste, e il prima, il durante ed il dopo si toccano e si somigliano.
Semplicissimo questo libro. Senza sapere dove, né come, né quando, né perché, una bambina sdraiata sul grembo di una mamma di cui nemmeno vediamo il volto, inizia una storia ricca di rimandi letterari, filosofici e iconici, eppure fatta proprio a forma di bambina: lei, prima di arrivare dalla sua mamma, ha fatto molta strada e la memoria di questa strada non vuole perderla, sa che presto dimenticherà, e allora cosa fa? Racconta, tramanda all’inverso, tesse una tela con profondo amore.
Scritto in prima persona, il testo è essenziale, eppure denso ed interlocutorio. Sostiene con precisione le tavole. Le illustrazioni calde e psichedeliche, bellissime, trasudano l’incanto, il desiderio, l’ignoto, il deflagrante mistero del vivere visto attraverso gli occhi nuovi di una bambina.
Originalmente pubblicato in Francia con l’eloquente titolo L’infini voyage, arriva in Italia nel 2019 grazie alla casa editrice Kira Kira. Sarà un caso, ma il tema del viaggio spesso è presente negli albi da loro pubblicati. In merito, vi consiglio di non perdere una loro novità del catalogo 2021, il tenero Una notte di Komako Sakai.
Biblico e modernissimo, questo albo non lascia scampo alle lacrime ed è un prezioso invito al mondo degli adulti: ascoltare con le orecchie e con gli occhi la saggezza di chi è arrivato dopo.
Insomma, per noi libraie è un albo che non può mancare a scaffale!
P.S.
Dato che sono in vena di consigli, vi dico che dal 13 al 21 avrà luogo la settimana nazionale Nati per Leggere per promuovere il diritto alle storie delle bambine e dei bambini, e Ascolta, mamma si trova fra i libri consigliati dalla Bibliografia NpL 2021.
ASCOLTA, MAMMA di Sachie Hattori, traduzione di Roberta Tiberi e Elena Rambaldi, Kir Kira, 2019, pp. 36.
Tra le fantastiche possibilità offerte dalla scuola italiana c’è quella di scegliere l’attività alternativa all’insegnamento della Religione Cattolica. Chi tra gli insegnanti debba, però, svolgere le attività alternative non è dato sapere una volta per tutte, e spesso, sono proprio le insegnanti di lettere a dover svolgere queste ore. A me è capitato di avere così tante ore di alternativa in classi così diverse che alla fine i ragazzi mi identificassero come fossi proprio prof. di Alternativa, atea, magari “laureata in alternativa” tra l’ilarità delle mie colleghe di dipartimento di lettere.
Cosa fare, dunque, di queste lunghissime ore di alternativa? Tra Cineforum cogestiti con i ragazzi delle terze, articoli per il giornalino d’istituto, approfondimenti relativi alle Giornate Mondiali di…come prevedibile ho cominciato a leggere con i ragazzi. Ci sono alcuni vantaggi nel leggere in queste occasioni:
-il gruppo è meno numeroso rispetto al gruppo classe;
-non si legge per “compito” o per “voto” ma per il piacere di farlo insieme; (si l’alternativa ha anche un voto, ma non è numerico);
-è più facile creare un momento di condivisione in cui liberamente confrontarsi e ascoltarsi, proprio perché si è in un piccolo gruppo.
Cosa leggere?
Il consiglio è sempre lo stesso che darei a chiunque legga con e per bambini e ragazzi di qualunque età: qualcosa che vi piaccia, che vi abbia emozionato, che abbia toccato voi per primi, che sappiate e vogliate condividere con loro.
In genere propongo una rosa di libri, 3 o 4, con una breve sinossi e la lettura dell’incipit, anche questo nel piccolo gruppo degli alternativi è più semplice. Sceglierlo con loro significa in qualche modo agganciarli subito nella storia e tener conto dei loro gusti letterari. Significa sostenerli nelle loro scelte, cosa che a scuola è davvero importante fare. Significa riconoscere che i ragazzi sono capaci di pensare, appassionarsi, appassionare e che questo alla fine è il segreto per educare alla lettura.
Ho letto diversi libri con i ragazzi e piano piano ve li racconterò, vorrei iniziare da un libro che ha così tanto coinvolto i miei alternativi che una di loro lo ha letto tutto d’ un fiato in una notte: Hotel Grande A. di Sjoerd Kuyper La nuova Frontiera Junior (2017).
Il libro ha per protagonista, Kos, un ragazzo di 13 anni che abita in un Hotel con le sue tre sorelle e suo padre ( la madre è morta). Kos racconta ad un registratore le avventure che vive in un mese abbastanza complicato della sua vita, un mese nel quale dovrà occuparsi della sua famiglia, salvare l’Hotel da un debito, scoprire le prime emozioni amorose, essere selezionato dall’Ajax, essere sostegno per padre colpito da un infarto…
Perché leggerlo?
La caratteristica di questo libro è la profondità e la leggerezza con cui affronta temi estremamente importanti: la malattia, la morte, il sesso, ma soprattutto l’amore.
Noi siamo con Kos in ogni pagina: nei suoi imbarazzi e nelle sue conquiste, nei suoi dubbi e nella sua forza. Ma attorno a lui ci sono le sorelle, di età e caratteristiche diverse, c’è il padre, c’è la madre, morta, ma presente nei dialoghi e nei pensieri di figli e marito; c’è Isabel, la ragazza di cui è innamorato che parteciperà al racconto sul registratore. E’ un libro che apre a riflessioni profonde, sulla vita, l’amore, lo sguardo maschile e quello femminile, il sesso, gli incontri e gli scontri che caratterizzano ogni adolescente che si affaccia alla vita.
A chi e con chi leggerlo?
Per la profondità di sguardo è un libro per i ragazzi e le ragazze che sanno già guardarsi dentro, lo consiglierei ad una classe matura. Devono essere ragazzi e ragazze che stanno facendo i conti con le prime scelte della propria vita, che abbiano uno sguardo sottile e trasversale, che sappiano ridere, sorridere, forse anche piangere leggendo un libro. E’ un libro che coinvolge in egual misura ragazzi e ragazze perché il protagonista è un ragazzo nel quale i ragazzi si identificano facilmente ( è innamorato, ma lei non lo sa, gioca a calcio, odia le sorelle…) e guarda il mondo con i suoi occhi, ma apre alle riflessioni al “femminile” grazie alle incursioni nella storia di Isabel.
L’ora di alternativa si trasforma così in un momento “sospeso” tra una lezione all’altra, di scambio e riflessione preziosa per i ragazzi e le ragazze e per gli insegnanti che la condividono con loro.
Libreria per Bambini e Ragazzi a Roma, nel quartiere Appio Latino. Nella nostra libreria oltre a tanti spunti di lettura, potrai seguire le nostre molteplici attività, i laboratori e gli eventi destinati ai piccoli lettori
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