PONENTINO NOVITA’ IN LIBRERIA 20 GENNAIO

PONENTINO NOVITA’ IN LIBRERIA 20 GENNAIO

Venerdì, tempo di novità e del nostro Ponentino!
Ecco cinque albi illustrati freschi freschi, molto diversi tra loro ma ugualmente belli ❤:
 
📚 LA FINESTRA DEL RE DI POLVERE, di Pierdomenico Baccalario, illustrazioni di Alice Barberini, Orecchio Acerbo Editore , uscito il 10 gennaio;
 
📚 PICCOLI RITRATTI DI GATTI, di Simona Brogli Rizzoli, uscito il 17 gennaio;
 
📚 BUON COMPLEANNO, PALOMINO, di Michaël Escoffier, illustrazioni Matthieu Maudet, Babalibri, in uscita oggi;
 
📚 IL DOTTORE E LA DOTTORESSA DOTTO, di Richard Scarry, Mondadori – Libri per Ragazzi , uscito il 17 gennaio;
 
📚 NINO IL T-REX, di Francesco Pierri, illustrazioni di Dunja Jogan, Settenove , uscito il 10 gennaio.
LEGGERE SCIENZA

LEGGERE SCIENZA

MERCOLEDI’ 18 GENNAIO
alle ore 18.00

Incontro di formazione on line riservato agli insegnanti del secondo ciclo della scuola primaria
e della scuola secondaria di primo grado.

Partendo dalla presentazione della collana
15 DOMANDE
verranno dati suggerimenti su come trasmettere
la scienza a scuola in maniera divertente.

Le 15 domande è una enciclopedia pensata per i ragazzi di oggi. Ogni libro affronta un ambito del sapere (l’economiail cervello, la storia, le religioni, il clima…) con un linguaggio chiaro, diretto e divertente.

In ogni libro ci sono tantissime vignette, alcuni fumetti, schede di approfondimento, mappe e schemi per imparare divertendosi.

L’obiettivo di Le 15 domande è fare crescere i ragazzi consapevoli del mondo che li circonda, dare loro gli strumenti adatti per capire, per porsi altre domande, per crescere.
I libri della collana sono disponibili in libreria,
in omaggio con l’acquisto tote bag e taccuino.

Ecco il link per partecipare
https://youtu.be/qnyEXtIpOmw

LIBRI & LIBRAIE – DILETTA TOPOLINA ARCHITETTA

LIBRI & LIBRAIE – DILETTA TOPOLINA ARCHITETTA

Non sono tanti i libri della mia infanzia sopravvissuti al trascorrere del tempo; conservati nella cantina che sorge nel mezzo del giardino dei miei genitori, la maggior parte di essi è stata rosicchiata da topolini di campagna. Uno è stato regalato alla persona sbagliata, qualcun altro si è perso fra un trasloco e l’altro. Nel marzo del 2020, però, è accaduto un piccolo miracolo: nel limbo fra casa vecchia e casa nuova, con la mia famiglia ci trovavamo ospiti dai miei genitori e la maggior parte delle nostre cose, libri compresi, si trovava inscatolata e stipata proprio nella loro cantina.

Ma il periodo era quello che era, lockdown, tutti a casa, zona rossa, giornate infinite. Servivano storie in cui tuffarsi, servivano i miei libri, servivano i libri di mia figlia… e così una mattina mi sono immersa nella cantina, un microcosmo di cartone, polvere, odore di muffa, cacchette di topo e strani insetti, ho spostato frigoriferi, scrivanie, scale, alberi di natale e, finalmente, ho trovato degli scatoloni con su scritto LIBRI. Acqua nel deserto! Terra per il naufrago! Una volta fuori di là, pazientemente mi sono messa ad aprirli, pulire, spolverare ed ordinare tomi su tomi, finché non ho aperto un imballo che conteneva biglietti dell’autobus, vecchie lettere, piccoli tesori e, sul fondo, almeno una dozzina di vecchi libri, della me bambina. E fra questi, i miei tesori massimi! “Le streghe” di Roald Dhal, nell’edizione SalaniGl’Istrici, terza ristampa del 1989 e, soprattutto, l’albo illustrato di cui finalmente, dopo questo faticoso preambolo, mi decido a raccontarvi: “Madama Topina e le case del Bosco” di George Mendoza, con le straordinarie illustrazioni di Doris Susan Smith, Editrice Piccoli, 1985. Un libro che avrò letto con ogni senso centinaia e centinaia di volte, compulsivamente e felicemente. La gioia di quest’ultimo ritrovamento è stata tanta e tale, da dimenticare per un’intera giornata Dostoevskji, Pasolini, Morante, Woolf, Murno, Saramago e Calvino in giardino.

Non mi spiegavo come fosse possibile che un gioiellino come questo bestseller degli anni ottanta non fosse stato più ripubblicato, soprattutto ai giorni nostri, date ormai le tante case editrici di qualità, che portano avanti un lodevole lavoro di riscoperta, consapevoli della mole di tesori nascosti che il passato della letteratura per l’infanzia cela. Non me ne facevo una ragione, tanto da proporre alle mie colleghe, in un eccesso di megalomania, di ripubblicarlo noi stesse attraverso la libreria. Poi, per fortuna, ci ha pensato Terre di Mezzo.
Intitolato originalmente “House by Mouse” (e successivamente “Need a house? Call Ms. Mouse!”), l’albo fu pubblicato nel 1981 dalla casa editrice newyorkese Grosset & Dunlap; arrivò in Italia come “Madama Topina e le case del bosco”, grazie alla Editrice Piccoli, realtà milanese che dai primi anni ‘60 pubblicò molta letteratura per ragazzi, dalla fiaba al romanzo, passando per l’albo. Una esperienza editoriale quella di Editrice Piccoli che, assieme a quella certamente più di rottura di Emme Edizioni, contribuì in modo notevole allo sviluppo del settore in Italia. Attiva sino al 1990, fu poi assorbita dal gruppo editoriale Il Capitello.

Oggi, come già accennato, con il titolo “Diletta topolina architetta. Progetti per case da sogno”, torna in libreria grazie a Terre di Mezzo, una casa editrice che ha nel suo dna la vocazione alla scoperta e alla riscoperta, essendo originariamente specializzata in letteratura odeporica.

Madama Topina, Diletta nella nuova versione, Enrichetta per noi boomers, è una topolina architetta che passa le sue giornate, nottate comprese, fra tavolo da lavoro e cantieri, a immaginare e realizzar progetti per dare una casa a tutti gli amici della foresta. Il suo dono è saper capire di cosa ciascuno abbia bisogno per sentirsi a casa propria. La topolina architetta viene presentata in media res, totalmente presa da ogni fase del suo lavoro, sin dalla copertina, passando per i risguardi e le prime pagine: e poi il libro si apre magicamente sulle sue creazioni, tavola dopo tavola, a partire dalla sua casa, passando per l’abitazione di Mastro Scoiattolo, la dimora di Madama Trota e quella della Signorina Gattina, il rifugio di Comare Talpa e quello di Volpe Rossa, la tana di Coniglio Lesto e di Bruco Goloso;ci sono la caverna di Vecchio Orso, la terrazza di Signora Lucertola, le palafitte di Rana Saltarella e la casa del Signor Ragno; la torre del Professor Gufo, la villa di Porcello Ciccio (che manie di grandezza!) e la baracca di Madama Lontra. L’ultima illustrazione a doppia pagina dell’albo, infine, ci mostra un paesaggio: la nostra topina si regala una bella vacanza in tenda, dopo tanto lavoro, immersa nella natura. E girando l’ultima pagina la ritroviamo curva alla sua scrivania, ma di spalle, nell’immagine speculare a quella dell’incipit della storia, che rivolge una domanda al lettore: “ E tu cosa ne pensi?”.

Beh, io penso che questa delicata storia senza tempo, a suo modo radicalmente ecologica, romanticamente illustrata con dovizia di particolari da Doris Susan Smith (prolifica autrice e disegnatrice attiva dagli anni ‘70, conosciuta in Italia anche per il suo”Le vacanze di Geremia”, lui sì fra i libri dispersi e ancora pianti della mia infanzia), ci aiuta nel comprendere quanto sia bello quando l’intervento umano sa convivere con il paesaggio, l’antropico con l’elemento naturale, come fosse l’uno il prolungamento dell’altro. Non c’è qui consumo di suolo, tutto è armonico pur in un modo creativo e libero. Qui gli animali sono animali, ma forse sono anche una versione possibile dell’uomo e delle sue azioni. L’autore della nostra storia è George Mendoza, che è stato un poeta, scrittore e autore per la tv statunitense. Ha pubblicato un centinaio di libri, collaborando con celebrità dello sport come Muhammad Ali e Ivan Lendl ed artisti del calibro di Eric Carle e Norman Rockwell.

Ed ecco, allora, mi concedo un piccolo salto: penso al celeberrimo triplo autoritratto di Norman Rockwell, star dell’illustrazione statunitense che ha attraversato la storia del novecento. Dipinto con olio su tela, venne pubblicato sul Saturday Evening Post nel 1960. L’artista si ritrae di spalle, nel riflesso dello specchio e nella forma dell’autoritratto che sta realizzando sulla tela. L’opera è concepita come la rappresentazione simbolica di Rockwell come artista. Ciascun dettaglio contribuisce alla narrazione della scena. Nessun elemento è lasciato al caso, ed è scelto con cura per questo scopo, infatti nel dipinto l’artista porta gli occhiali, li si vede nel suo riflesso, ma sono assenti nell’autoritratto che sta componendo, forse a voler intendere che fra ciò che si è e l’opera che si crea vi è una distanza, che l’opera non termina con i limiti del corpo fisico del suo creatore, ma si espande, va verso l’altro, portando valore e bellezza.

Il ritratto di topina, davanti in apertura e di schiena in chiusura, mi fa pensare proprio a quest’opera, ed è bello che la suggestione arrivi, a prescindere dagli intenti dell’artista.

Sarà la nostalgia di un immaginario lontano, familiare, di colori meno esplosi eppure profondi, che schiudono pensieri e ricordi, sono grata per questo ritrovamento.
Madama Topina è tornata in un momento della mia vita molto particolare, in cui, appena abbandonata la mia vecchia casa ed ancora alla ricerca di una nuova, è scoppiata la pandemia di Covid-19: un momento nel quale ho profondamente ragionato sul senso della casa, del vivere, del cambiare. Ma al di là della mia esperienza personale, il lockdown ha chiuso più di mezzo mondo dentro casa, dunque suppongo che molte e molti si siano domandati: cosa è una casa?

Zompettando un’ultima volta, prometto, ancora all’indietro, ma non troppo, a pochi mesi prima della pandemia, nel 2019, è uscita una pellicola strabiliante, vincitrice della Palma d’oro a Cannes, di un Golden Globe e dell’Oscar come miglior film: PARASITE di Bong Joon-ho; critica radicale della società sud-coreana (facilmente accostabile a quelle occidentali) il cui cuore è proprio la casa.

Quante corrispondenze può suggerirci una topina, eh?

Quante cose rappresentano le nostre case emotivamente, socialmente? Sono i nostri rifugi, le persone e le storie che le abitano e le hanno abitate, nella migliore delle ipotesi rispecchiano la nostra immagine, ma spesso sono solo un tetto che poco racconta della dignità degli uomini. E come vengono pensate, costruite, distribuite? A quali fini?

Allora, interroghiamo e facciamo interrogare alle bambine e ai bambini le opere della saggia Diletta, topolina architetta e continuiamo a farci domande, che la strada è lunga e la terra è tonda. Oggi, grazie a Terre di Mezzo, lo si può fare nuovamente.

Maria

Età consigliata dai 4 anni.

 

 

LETTERATURA PER RAGAZZ*

LETTERATURA PER RAGAZZ*

SABATO 14 GENNAIO dalle 14.00 alle 18.00
avremo il piacere di tornare ad ospitare in libreria ROBERTA FAVIA di TESTE FIORITE.

Un incontro di formazione per insegnanti, bibliotecari e appassionati

– LIBRI DA RAGAZZ* PERCORSO NELLA LETTERATURA PER RAGAZZI E RAGAZZE
Piccolo viaggio alla scoperta di cosa sia la letteratura per ragazzi e ragazze e in quali e quante sfaccettature si esprima. Incontreremo quindi la narrativa in tutti i suoi generi, ma anche la poesia, gli albi illustrati e la divulgazione. Infine giocheremo ad immaginare un’ipotetica biblioteca di classe da costruire da cima a fondo, scaffale per scaffale, senza trascurare nessun tipo di libro e soprattutto nessun tipo di lettore o lettrice.

PER RICEVERE TUTTE LE INFORMAZIONI info@libreriaponteponente.it


SARA’ POSSIBILE PAGARE CON LA CARTA DEL DOCENTE.

STORIE INTORNO AL CAMINETTO

STORIE INTORNO AL CAMINETTO

MERCOLEDI’ 21 DICEMBRE
alle ore 17.00

STORIE INTORNO AL CAMINETTO
letture e auguri
il nostro Buon Natale per voi!

età dai 3 anni in su
ingresso gratuito –  prenotazione obbligatoria

LIBRI&LIBRAIE NATALE AL RISVEGLIO

LIBRI&LIBRAIE NATALE AL RISVEGLIO

LIBRI&LIBRAIE del lunedì, per iniziare con slancio la settimana!

Francesca vi racconta: NATALE AL RISVEGLIO di Fulvia Degl’Innocenti, illustrazioni di Simona Mulazzani, Edizioni Primavera, dicembre 2022

Amo molto il Natale! Amo il clima d’attesa, le decorazioni e l’addobbo della casa, la cucina speciale, la ricerca del giusto dono per tutti. Omini di panpepato, lucine colorate, angeli di cartapesta e non solo, abeti luccicanti, elfi, renne e calendari dell’Avvento di ogni genere fanno per me. E del Natale amo le storie e … gli albi illustrati. In libreria quest’anno ne abbiamo davvero tanti e quando pochi giorni fa è arrivato “Natale al risveglio” all’inizio non l’ho neanche notato. La copertina, infatti, è … sfacciatamente primaverile! Con sorpresa quindi mi sono trovata a leggere una tenera storia scritta da Fulvia Degl’Innocenti, splendidamente illustrata da Simona Mulazzani, una delle mie illustratrici preferite.

Nel bosco tutto sembra quieto e tranquillo. Tappeto di foglie, sole pallido, muschio bagnato. Ma nelle tane degli animali c’è un grande trambusto. Fervono i preparativi per la festa più importante dell’anno e tutti sono indaffarati in cucina. Dolci di ghiande e nocciole per gli scoiattoli, sformato di carote per i conigli e ciambellone di castagne per i gufi: ognuno ha la sua specialità, anche la Talpa Carlotta, alle prese con un formidabile budino di lombrichi. Ma siamo sicuri che tutti, ma proprio tutti, siano impegnati? In realtà, per alcuni animali l’inizio dell’inverno coincide proprio con quello dell’inizio di  un lungo riposo. Orso, Riccio, Ghiro e Marmotta dormono profondamente e per questo motivo non possono mai festeggiare il Natale. Il piccolo pettirosso Trilli allora ha un’idea. E al risveglio primaverile i “dormienti” avranno una bella sorpresa. Eh già, a Natale siamo tutti più buoni, il finale potrebbe anche sembrare un po’ scontato. Mi è piaciuto molto però il fatto che la storia sottolinei l’importanza dell’attenzione agli altri e alle loro esigenze. Nel bosco tutti corrono, tutti preparano, tutti fanno; il pettirosso sa fermare un momento lo sguardo su chi rimane ai margini e pensare ad un modo per far godere a tutti la grande festa. La riscoperta del senso profondo del dono come gesto di gentilezza e cura credo sia un valore importante da proporre ai bambini e  che dovrebbe animare il senso più vero del Natale. Trovo poi deliziose le famiglie di animali disegnate da Simona Mulazzani (premio Andersen miglior illustratore nel 2016). Uno dei miei albi preferiti è proprio “Il grande libro dei pisolini”, popolato dai suoi  topi, elefanti & conigli.

Se cercate una storia di Natale con ambientazione nuova ed originale quest’albo fa per voi. Grazie a Edizioni Primavera (giovane casa editrice della provincia di Avellino con un catalogo ricco di albi e narrativa di qualità) per averlo pubblicato.

Lo trovate in libreria, insieme a tante altre proposte!

Francesca

Età consigliata dai 3 anni

IL GATTOLAIO

IL GATTOLAIO

DOMENICA 11 DICEMBRE
alle ore 10.00

IL GATTOLAIO

PRESENTAZIONE del libro con l’autrice STELLA NOSELLA

Il Gattolaio sa fabbricare il gatto giusto per ogni cliente, e fuori dalla sua bottega c’è sempre una gran fila. Un giorno arriva un bimbo molto triste, con un foglietto pieno di indicazioni: il Gattolaio si mette all’opera, ma… quando il bimbo vede il risultato, scappa a casa in lacrime. Non è quello il gatto che voleva! Non somiglia per niente al suo amato Pallino… Il gatto del Gattolaio, però, non ha proprio intenzione di rinunciare a quel nuovo amico e lo insegue. Riuscirà a conquistarlo? Una favola che con un mix di umorismo e tenerezza racconta quanto sia importante accogliere i cambiamenti,
e quanto imprevedibili siano i percorsi dell’amore.

età dai 4 anni in su
ingresso gratuito – prenotazione obbligatoria

Cuenta cuentos

Cuenta cuentos

MARTEDI’ 6 dicembre età 6-9 anni
alle ore 17.30

Vi aspettiamo per il

CUENTA CUENTOS
Letture animate in lingua spagnola

Questa attività è dedicata ai bambini che vogliono entrare in contatto e familiarizzare con la lingua spagnola in modo pratico e divertente.
Le letture animate hanno i seguenti obiettivi:
Creare uno spazio e un tempo narrativo in lingua spagnola.
Presentare i libri infantili in modo ludico ed educativo, attivando la curiosità e l’interesse di altri suoni e culture.
Contribuire a diffondere la letteratura infantile spagnola e ispanoamericana.

L’attività è curata da
JULIA MINGUEZ PARAMIO
madrelingua spagnola
con esperienza nell’insegnamento dello Spagnolo come Lingua Straniera.

Al termine delle letture
si tiene un laboratorio ludico-creativo per rafforzare l’apprendimento.
Durata dell’attività 1 ora e 30 minuti.costo 10 euro
prenotazione obbligatoria

LIBRI&LIBRAIE – PARTICELLE ATOMICHE

LIBRI&LIBRAIE – PARTICELLE ATOMICHE

LIBRI&LIBRAIE del lunedì, per iniziare con slancio la settimana!

Mariella oggi vi racconta: PARTICELLE ATOMICHE, di Jerry Spinelli, traduzione dall’inglese di Angela Ragusa, Mondadori 2022.

Quando ti capita tra le mani un romanzo di Jerry Spinelli sai già, ancora prima di iniziare a leggere, che avrai la possibilità di conoscere un personaggio fuori dagli schemi, un anticonformista di sicuro, un ritratto di una ragazza o di un ragazzo assolutamente originale: Stargirl, Jeffrey Maggie, Misha e oggi Will Tuppence.

Will ha tante domande esistenziali, vive pensando sempre al futuro, ha pianificato la sua vita in dodici punti, ma quando viene a conoscenza del decadimento dei protoni (evento teorizzato e mai osservato finora), il suo mondo vacilla e le sue certezze cessano di esistere.
In mezzo ad un gran turbinio di domande, Will affronta, con non poche difficoltà, il primo amore, l’amicizia e non per ultimo il rapporto con la sorellina.
Per oltre metà del romanzo, veniamo risucchiati dalla tempesta emotiva di Will: l’amica d’infanzia Mi-Su si è baciata con l’amico BT, ma Mi-Su ha poi baciato anche lui. E allora quale strategia pianificare per conquistarla? Will vorrebbe poter fare la sua mossa ben studiata, come fa quando gioca a scacchi, ma la vita, si sa, non aspetta le mosse giuste. Così accade l’inaspettato e noi lettori, insieme a Will, assumiamo un nuovo punto di vista.

La sorellina, Tabby, per emulazione e soprattutto per attirare l’attenzione del fratello, una sera prende lo skate di Will e tenta la discesa della Dead Man’s Hill! Tutto cambia nel racconto, senza sminuire i toni e le emozioni finora provati, anzi, quello che fa lo scrittore americano pluripremiato Jerry Spinelli è mettere tutto insieme e innalzare il tempo e l’amore alle più elevate vette!
In una lettera al lettore alla fine del romanzo, Jerry Spinelli ci spiega magistralmente di cosa parla il suo romanzo: “È un racconto che si occupa delle cose più grandi (eternità, cosmo) e delle cose più piccole (atomi, particelle subatomiche), delle cose più magiche (la vastità della natura, un bacio sotto le stelle) e delle più ordinarie (odore di fragole, una sorellina irritante) … prende tutte queste cose talmente diverse fra loro e le mescola per creare una storia. Una storia che inizia con un protone e finisce con un sorriso”.

Un sorriso è quello che resterà anche sul volto dei lettori.

Consigliato per ragazze e ragazzi dai dodici anni.
Mariella